(tratto dall'articolo Maratone in sicurezza scritto dal dottor Sergio Migliorini per Runner's World - ottobre 2011)

I consigli di Sanjay Sharma, medico della 42K di Londra e di quella olimpica, per correre sicuri la più classica delle gare.

Quest’estate, in occasione del triathlon di londra, mi sono trovato a lavorare con Sanjay Sharma, medico di gara della London Marathon, designato a rivestire lo stesso ruolo in occasione della maratona olimpica del prossimo anno.

In qualità di delegato medico della federazione internazionale ITU, ho avuto modo di valutare l’approccio estremamente professionale con cui viene allestita l’assistenza medica nei grossi eventi di endurance a Londra e preparato il lavoro dei medici e la partecipazione dei runners.

Ero già a conoscenza del livello estremamente elevato dell’assistenza medica e dell’organizzazione dei Paesi anglosassoni, ma quello che è stato messo in campo a Londra mi ha particolarmente stupito, perché oltre a verificare l’eccezionale strutturazione dello staff medico, ho assistito a un eccellente e continuo lavoro d’informazione da parte della direzione sanitaria verso i medici, i paramedici e, soprattutto, anche verso i runners.

Ogni medico ha ricevuto le linee guida per il trattamento delle emergenze, così come ogni runner ha ricevuto puntuali consigli per correre la gara in salute. In questo periodo di enorme diffusione della corsa, da noi sono veramente tanti i corridori che gareggiano ancora “allo sbaraglio”, senza conoscere le minime regole per affrontare certe gare.

Ho chiesto perciò a Sanjay di elencarmi i consigli base che Oltremanica forniscono ai runners intenzionati a cimentarsi con la maratona. In Inghilterra, così come negli altri paesi anglosassoni, non c’è l’obbligo del certificato medico per la pratica agonistica.

Qui il primo artefice della salute del runner è il runner stesso, che con la conoscenza dell’approccio corretto alla gara previene le emergenze sanitarie. Ecco dunque le linee guida londinesi. (continua)